davidecrociatidibellaria
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L’ultima utopia

 

 

Oggi vengo da Marte o da zona limitrofa e propongo a questi… terrestri di prendere in considerazione due proposte gemelle, del tutto inattuabili:

 

1 – portare a 25 anni l’età minima per conseguire la patente di guida B;

 

2 – portare a 25 anni l’età minima per votare.

 

Riguardo al punto 1, sarebbe bello vedere tanti giovani viaggiare sui socializzanti mezzi pubblici (altro che facebook o cose del genere!), alla faccia dei troppo numerosi incidenti che ogni anno, ogni mese, ogni giorno, ogni ora insanguinano le strade causando decessi su decessi e un numero considerevole di invalidità più o meno gravi (spesso devastanti). Naturalmente, la proposta comprende anche l’innalzamento dell’età minima per poter guidare qualsiasi mezzo e due ruote che richieda il cosiddetto “patentino”.

Presumo che in tal modo sarebbe più semplice far fronte alla crisi dei trasporti pubblici, certo non a quella delle case automobilistiche che al contrario vorrebbero abbassare a 16 anni la soglia degli autisti abili (ciò che significherebbe dover ampliare e di molto cimiteri e ospedali, senza contare i danni sociali che aumenterebbero a dismisura).

 Riguardo invece al punto 2, credete veramente che questi giovani maggiorenni da qualche anno possano comprendere tante questioni complesse relative alla politica, all’economia e alle innumerevoli problematiche sociali tra loro intrecciate in maniera presso che indistricabile (per intenderci, quando la coperta è corta la tiri da una parte e vien meno dall’altra)? Su ciò avrei, anzi ho mille perplessità moltiplicate per mille. I giovani possono essere svegli e anche tanto, tuttavia mancano della necessaria esperienza e della saggezza che immancabilmente ne deriva.

Certamente credo che le suddette proposte non possano che essere accolte da chiunque col tipico sberleffo di chi ancora ritiene che guidare bene il mondo significhi pigiare sull’acceleratore, per arrivare il più velocemente possibile alla meta (poiché il tempo è denaro). Sennonché la meta è la fine, ossia la dipartita generale che può consentire a noi tutti di dotarci di frementi ali da angioletti con le quali poter vagare nelle celesti città del paradiso.

…ma quale bunga bunga, qui siamo al Bingo e al Bingo Bongo! Siamo cioè alla società dei gratta e vinci e dei gratta palle, e i figli giovani dell’ex homo sapiens si stanno annientando nell’incapacità di comunicare se non con un sinteticissimo “hu”! Il contraltare è rappresentato da giovani dotati di esagerata parlantina, da qualità oratorie che mai saranno sufficienti per fare "il monaco".

Per di più, la dilatazione della vita umana induce a credere che i vent’anni di oggi non siano come i vent’anni di ieri: la vita si allunga, certo, ma la sostanza rimane la stessa in linea col fenomeno dei vasi comunicanti…

 

                                                                          Davide Crociati

 

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