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                                                                                 Bellaria, 26 Agosto 2019

 

Sul filo del rasoio

(riflessione a ruota libera)

 

Nel libro “Profugopoli” Mario Giordano attraverso una nutrita e dettagliata documentazione fa capire con chiarezza come stiano effettivamente le cose in Italia: cooperative, aziende, alberghi in via di fallimento hanno rimpinguato le loro casse casse solo grazie alla migrazione di massa, spesso ricevendo soldi direttamente dalle Prefetture senza aver partecipare ad alcun bando! Ma le Prefetture concedono risorse che derivano dai contribuenti, quindi da noi cittadini. Ciò fatemere che una riapertura dei porti potrebbe causare un ulteriore aumento della pressione fiscale in Italia. Per tacere sulla questione sociale che si farebbe via via più grave, vista anche l'incapacità della politica di far fronte a un problema di questa enormità. Con numeri che sono ancora relativamente contenuti ma che in troppi casi appaiono già fuori controllo!

Attraverso l'ingegnosa e perversa architettura del “politicamente corretto” (vedi Gotti Tedeschi - Pennetta) si cerca di dare efficacia e “collocazione” a termini come fascismo, razzismo e tanti altri, usati per fini di parte allo scopo di frenare e mortificare le legittime aspettative degli ingenui, degli ignavi, dei pavidi e dei semianalfabeti (alla faccia della difesa dei più deboli!). In sostanza, per sostenere un'ideologia attraverso il mantenimento del potere il progressismo mondiale, che a quanto pare ha preso accelerazione in seguito alla saldatura tra la dubbia teoria evoluzionistica di Darwin e la filosofia colonialista malthusiana (vedi Enzo Penneta e il suo “Inchiesta sul darwinismo”), i cui fili vengono oggi manovrati soprattutto dai signoroni alla Soros, in Italia trova una sua declinazione anche nel tentativo di far passare per “umanitario” il traffico illegale di esseri umani (che ha già prodotto un numero esagerato di morti!). E il tentativo maldestro di presentare come “disumana” la politica di Salvini e company rientra ovviamente nell'abile ma indegna strategia per sviluppare la quale l'Establishment si avvale, appunto di una strategia basata sul linguaggio.

Per proseguire la riflessione voglio citare a un articolo di Marcello Veneziani pubblicato su LaVerità di Domenica 25-08-2019, nel quale l'autore di “Rovesciare il 68” e “La cultura della destra” definisce “mostro a due teste” l'odioso governicchio Salva-Poltrone (altro che Salva-Italia!) che cerca disperatamente di venire alla luce e non è detto non ci riesca, seppur tra mille contorcimenti. “Sarò sadomaso, ma mi eccita l'ipotesi di un governo grillino-sinistro” (dice Veneziani). L'articolo continua così: “È una perversione, lo so, ma c'è anche una perfezione a rovescio e un'alleanza di governo tra i 5 stelle , il PD e Leu avrebbe la perfezione del negativo: tutti i dettagli nefasti si allineano con precisione meticolosa, il nulla si sposa col peggio, l'arroganza abbraccia l'incompetenza, l'anti Italia si allea con l'antirealtà, il vecchio statalismo babbione si accoppia al bambinismo...”.  L'articolo termina con queste parole:“il quadro è sismico e vedremo che razza di bestia uscirà dal cilindro di Mattarella”.

Già, un “mostro a due teste”, l'epilogo forse ancora evitabile di un percorso a ostacoli difficilissmo in fondo causato da chi, sembra immeritatamente, detiene il timone della “nave europa”. E soprattutto da chi ci sta dietro...

Mattarella ha ragione a preoccuparsi delle derive dittatoriali, ma spero che si riferisca in primis all'attuale UE che non è certo quella pensata e voluta dai padri fondatori (forse...).

 

                                                                       Davide Crociati

 

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